Gli scheletri di primavera.

E così anche quest'anno è arrivata la primavera. Sono sicuro che prima o poi ce ne faremo una ragione. Anche quest'anno.

In mattinata sono partito per la mia consueta passeggiata mattutina, che se non cammino il mio dottore, che non capisce una mazza ma si informa su internet e con gli informatori, mi ha detto che mi si ferma il sangue nelle arterie. E pure nelle vene.

Dopo poco che assaporavo l'aria frizzante che emigra dalla corona di montagne attorno al mio paesello, ti vedo Mansueto seduto su una poco usuale panchina. Non guardava il paesaggio ma il giardino del Fettacchioni, Geraldo Fettacchioni. Il tizio ha lavorato fino a 40 anni e tre mesi e poi è andato in pensione, che prima della crisi queste cose incredibili si potevano ancora fare. Era il mondo prima del temibilissimo cammino delle riforme, che io mi chiedo quali cazzo di riforme hanno fatto gli americani per uscire dalla crisi. Ma tant'è che il Fettacchioni è andato in pensione a quarant'anni alla faccia delle nuove generazioni.

Mi siedo, Mansueto non si sposta. Non si smuove di un millimetro e la cosa mi rassicura: è proprio lui e non un clone.

- Lo vedi quel coglione?-

- C'è solo lui... - rispondo molto attento.

- Stamattina, visto che è primavera, si è messo la tuta che neanche portavano ai tempi del Toro di Superga, e ha iniziato a fare la manutenzione straordinaria della sua Punto grigia del 2001.-

- E allora?-

- Non vedi che cazzo ha tirato fuori? Il compressore, l'idropulitrice, l'olio superextraperformante... neanche fosse un meccanico della Ferrari prima delle qualifiche decisive per il mondiale! -

- Amare la propria Punto è comune tra noi italiani...-

Mansueto mi guarda neanche avessi detto la stronzata dell'anno. Forse però ho detto la stronzata dell'anno. Forse.

- Ma se non farà neanche 925 metri al giorno. Con quel macinino non arriva di certo al chilometro giornaliero. - Mansueto si alza un attimo e poi torna a sedersi. - E' primavera... tuta... lavaggio macchina... poi magari passeggiata col cane per portarlo a pisciare. Il classico italiano medio che in confronto Homer Simpson è Einstein. - Pausettina e respiro profondo. - Ma come cazzo ci siamo ridotti?-

- Siamo stati sempre un po' deficienti. Non credo che siamo troppo peggiorati. - Una civetta mi guarda e si tocca le balle.

- Tu prendi Lupi, per esempio..-

A quel punto mi incazzo.

- Mi spiegate, porco di un cane mefistofelico, perché da quando tengo questo diavolo di un blog sfogate con me tutte le vostre seghe mentali politiche, esistenziali e filosofiche? E chi sono io, il vostro analista per caso? - silenzio. - Io non ce la faccio più, diavolo di un Braccobaldo show. Io di questo passo smetto. Non vi sopporto più!!! -

Mansueto si è dimostrato refrattario al mio sfogo.

- Lupi è vittima di una strategia del regime. - Mi sono tappato gli orecchi, ma lui continua a parlare lo stesso. Leggo il labiale. Chiudo gli occhi. Mi ha tolto le mani dagli orecchi. Apro anche gli occhi.- I regimi, se sei scomodo, o ti suicidano, o ti simulano un attentato di un folle... - Mansueto sta fuori di qualche chilometro. In paese ci deve essere il virus della mucca pazza. O c'è qualche complottista in incognito.- Se sei uno come Lupi, e quindi poco pericoloso e ben ammaestrato, e per qualche oscuro motivo ad un certo punto diventi scomodo per il proseguo del gioco del potere, ti tirano fuori gli scheletri dagli armadi. - Pausetta. - Tutti i politici devono avere degli scheletri negli armadi per poter essere tenuti per le balle. E se poi, quasi impossibile, non ce l'hanno, ne vengono creati dal nulla quando è necessario.-

- Tu sei matto. Vespa non ha mai parlato di quello che stai dicendo ora...-

Mansueto mi guarda e poi pontifica: - Gli italiani si dividono al 50% in coglioni dalla nascita e al 50% in ebeti rincoglioniti dal sistema. - Pausetta e io che guardo la civetta che guarda l'uomo della Ferrari. - Tu sei l'unico nato deficiente e che poi sei stato rincoglionito pure dal sistema. Sei un caso disperato che neanche Piero Angela riuscirebbe a spiegarti con duecentomila serie di Quark. Sei un caso assolutamente inspiegabile.-

- Apprezzo la considerazione che hai di me. - Mi gratto un orecchio che mi prude. - E se lo aiuta il figlio Alberto?-

- No, non credo che ci possano riuscire... la vedo dura comunque...-

Momento di silenzio-assenso-dissenso.

- Andiamo al night stasera? - chiedo in preda ad una improvvisa ispirazione.

- Mi piacerebbe, ma mia moglie non mi ha dato la paghetta.-

- Che stronza...-

- Capita.-